mercoledì 27 febbraio 2008

ABBATETE I COSTI DELLA POLITICA ovvero i VOSTRI STIPENDI e I VOSTRI PRIVILEGI

E' terribile sentire parlare i politici italiani. Hanno l'alito che puzza, le orecchie piene di cerume e lo sguardo di zombie. Se volete vederli vivi .... basta aspettare che arrivi la "mangiatoia" ed ecco allora che riconosci il maiale, l'avvoltoio che è in loro.
Il loro olezzo attraversa anche gli schermi al plasma da 31 pollici ... sono loro il primomale di questa società.
Si lamentano dei costi della spesa pubblica e promettono di ridurla e alla fine tagliano sempre sulla scuola, sulla sanità e sui servizi sociali ... ovvero tutto ciò che potrebbe renderci civili.
Ma invece tagliare i loro assurdi stipendi e privilegi (immotivati)da bravi amministratori, vista la situazione del condominio italia, si aumento gli stipendi e fanno finta di capire chi non riesce ad arrivare alla terza settimana ... loro che incassano stipendi 20/30 volte superiori a quelli di un operaio o di un insegnante. Ti fanno andare in ad appena 55 anni e per maturare la loro consistente pensione basta che riescano a farsi eleggere una volta e che il governo duri circa due anni e mezzo.
Ma siccome i loro stipendi sono così incredibili quanto ofensivi agli occhi dei cittadini, hanno pensato bene di non togliere i loro privilegi: bilgietti dei treni gratis,riduzione per i voli aerei, buoni carburante, pasti gratis, caffé gratis, barbiere gratis... E' giusto che non spendano troppo altrimente il forziere di Paperon de Paperoni potrebbe perdere qualche spicciolo. Dopo tutto il male che ci fanno si fanno addirittura chiamare OMNOREVOLI....ma che c...o.

Probabilmente ci siamo persi, probabilmente .....

Credo che scrivere sia sempre più duro in un mondo in cui si comunica troppo e dunque il vuoto. Si piange a comando e si batte le mani quando lo chiede il capo clack. E' molto triste trovarsi in un mondo che ti brucia la vita, in un mondo che va talmente veloce da essere fermo sulle cose che veramente contano. Sono tutti confusi, siamo figli di un gap generazionale, siamo figli di un gap apparente e spesso siamo figli senza famiglie o genitori. Siamo e non siamo la stessa cosa. Siamo il meglio del mondo e il peggio del mondo, e spesso non siamo emmeno. Dunque è tutto molto complicatomperchè ci troviamo nel vortice del ciclone e non vediamo niente, non sappia mo dove ci troviamo e forse nemmeno esistiamo.
Credo e non credo, sorrido e piango. Ho voglia di vivere e di morire o megli non ho voglia.
Probabilmente ci siamo persi, probabilmente .....