sabato 11 settembre 2010

STANNO UCCIDENDO LA SCUOLA ITALIANA

Come mai il Ministro Gelmini è andato a sostenere l’esame per diventare avvocato ( fregiarsi del titolo di avvocato) in Calabria e non a casa sua?


Perché crede nella MERITOCRAZIA e nella QUALITÀ o perché a casa non sarebbe passata?



Solo per questo, solo per aver scelto una scorciatoia ed aver approfittato dei “punti cechi” dell’Università Italiana, non dovrebbe sedere sullo scranno di ministro e ancora meno di quello della Pubblica Istruzione.

Questo fatto già la dice lunga sul Ministro: parla in un modo e opera al contrario, per interessi personali.



SCUOLA PRIVATA UN AFFARE PER MOLTI (ANCHE POLITICI) MA PER I POCHI CHE SE LA POSSONO PERMETTERE

Lo stesso atteggiamento dissociato lo riscontriamo nelle sue scelte. Parla di realtà e meritocrazia, ma in realtà punta alla morte della scuola pubblica ( che è per tutti) a vantaggio della scuola privata ( per l’elite e per chi ha censo). Qualcuno al governo e forse più di uno ha anche ampie quote nella scuola privata. Inoltre sostenere la scuola privata permette anche di sostenere le scuole cattoliche e guadagnarsi i voti di chi è vicino alla chiesa.

SCUOLA PRIVATA : DIPLOMIFICI, UN CANCRO CHE NESSUNO HA DECISO DI ESTIRPARE FACENDO AMMALARE ANCHE LA PARTA SANA DELLA SCUOLA PUBBLICA

Grande attenzione alla scuola privata, ma senza preoccuparsi minimamente di risolvere lo scandalo di quelle scuole parificate che sono solo diplomifici, con corsi finti, insegnanti ricattati, con finti stipendi e finte classi. Sono diplomifici che vendono i titoli scolastici a chi non ha voglia di studiare, che però può permettersi di pagare. Gli insegnanti di queste scuole lavorano quasi gratis, tanto l’importante è accumulare punti per poi andare ad insegnare nelle scuole pubbliche. Certo che c’è da pagare il fio, però dopo 10 anni di schiavitù possono incominciare ad entrare nel limbo della scuola pubblica, moralmente distrutti e professionalmente logorati.

I punteggi acquisiti, in fondo possono essere considerati irregolari, visto che alcune di queste scuole sono irregolari. Perché la Gemini non va a controllare queste situazioni e sanzionare in maniera decisa le irregolarità delle scuole ( ritirare i diplomi consegnati negli anni, sanzioni amministrative con chiusura immediata della scuola per essersi fregiata del titolo di parificata per poi non rispettare le regole, togliere i punti che hanno permesso ad insegnanti furbetti di salire in maniera irregolare le graduatorie, e così via ….). Servizi televisivi di reti nazionali hanno ampiamente scandagliato l’argomento.

BISOGNA CHIUDERE I DIPLOMIFICI PERCHE’ LO STESSO CANCRO STA ARRIVANDO ALLA SCUOLA PUBBLICA, VISTA LA CONCORRENZA SLEALE DELLE SCUOLE CHE VENDONO DIPLOMI

Perché bisogna chiudere i diplomifici? Perché non sono regolari, perché sono una scorciatoia illegale alla scuola pubblica, dove presidi affamati di studenti fanno pressione sulla classe docente per agevolare il processo scolastico degli studenti … altrimenti il professore di ruolo (a tempo indeterminato) rischia di perdere la sede e dover andare in una altra scuola magari per niente vicina, il professore precario (a tempo determinato ) l’anno seguente rischia di non avere più un posto di lavoro.

Il cancro e il ricatto dei diplomifici si propaga fino alla scuola pubblica e rovina tutto quello che forse poteva funzionare bene.

Per lavorare bene bisogna non essere ricattabili!

Se la Gemini vuole migliorare la scuola e l’educazione deve eliminare prima questi cancri che come si sa ( e come avviene nella malattia) si propagano velocemente.



I NUMERI E LE STATISTICHE VANNO CONTESTUALIZZATI ALTRIMENTI SONO SOLO DATI MESSI AL SERVIZIO DELLA MENZOGNA E DELLA MANIPOLAZIONE DELLA REALTA’



I numeri e i dati vengono sempre giocati a proprio vantaggio o meglio decontestualizzati, per dare una lettura vera e al contempo vicino alla menzogna. E’una tecnica abusata per la manipolazione della realtà … che come diceva qualcuno “cosi è se vi pare”.

Si parla di una media di 1 insegnante per ogni 11 studenti. Ma che significa: tutti gli insegnanti conteggiati insegnano contemporaneamente ? O sono inseriti docenti in malattia, donne in maternità, docenti in aspettativa, precari in lista ma che non hanno nessun contratto …

All’interno quanto pesano per grado le scuole?

Sono sicuramente state inserite scuole di piccoli comuni e di comuni con problematiche logistiche … E’ un servizio che lo stato dà alle piccole comunità altrimenti in difficoltà, come si è fatto per le regioni a statuto speciale. Sono delle eccezioni e non dovrebbero essere calcolate all’interno delle statistiche.

In realtà nella scuola pubblica è più normale parlare di classi super affollate anche se per il ministro il super affollato e solo dopo i 40 studenti per i classe.



GLI STUDENTI NON SONO UN PRODOTTO INDUSTRIALE CHE QUANDO NON VIENE BENE SI BUTTA VIA: SONO ANCHE LORO ESSERE UMANI COME IL MINISTRO GELMINI

Però lui dimentica che gli studenti non sono un prodotto industriale (un paio di scarpe, un telefonino, un televisore o un auto) che quando non viene bene si butta via. Gli studenti sono esseri umani come i ministri, e se non riescono a fare uno sviluppo regolare prima o poi diventeranno un problema e un peso economico per se stessi e per la società.

Il ministro (persona molto esperta di scuola!?) ci dovrebbe spiegare come farebbe lei a mantenere la calma ( e questo è solo il livello principianti, nel videogioco della scuola) in una classe dove gli studenti, se va bene, possono muoversi in 1 metroquadrato, ovvero meno di quello concesso ad un carcerato. Il Ministro conosce i ragazzi di oggi? I loro genitori, che non riescono mai a trovare tempo per stare con i loro figli perché impegnati a rincorrere un lavoro … Gli studenti spesso vivono questa solitudine piena di regali tecnologici e si abbandonano davanti ai videogiochi più sofisticati per sentirsi eroi e in squadra, e … tentano di tessere relazioni con i vari messenger e i social network, magari per dimenticare le difficoltà di vivere in una famiglia normale o separata. A scuola poi magari scaricano la loro rabbia, armati volontariamente o involontariamente dai loro genitori, sui diversi per razza, per sensibilità e per abilità. Durante la scuola secondaria, specialmente, i ragazzi devono fare fronte anche a tutti i problemi legati alla loro crescita, alle loro esplosioni ormonali, alla difficoltà di accettarsi e ad una socializzazione con il gruppo quasi mai facile … che a volte porta a devianze problematiche per loro e per la società.



UN DOCENTE UMILIATO SOCIALMENTE E ECONOMICAMENTE NON POTRA’ MAI ESSERE UN LEADER, UN MAESTRO CAPACE DI PREPARARE UN RAGAZZO AD UNA VITA AUTONOMA E LIBERA

Forse bisogna ricordare al Ministro Gemini, al collega Brunetta che le loro frustrazione potrebbero indirizzarle magari su se stessi se proprio non sono in grado di gestirle, non contro gli insegnanti che prendono molto meno di loro, lavorano molto di più e sparano sicuramente meno cazzate. Ambedue superfurbetti, e tutti conosciamo le gesta del Brunetta che per recarsi al parlamento europeo ha giocato come un miserabile e un taccagno sui rimborsi spesa e chissà su altro, per quanto riguarda la Gemini basta e avanza sapere come ha conquistato il titolo di avvocato, le altre storie le conoscerà lei e il suo entourage e a noi non interessano, non siamo qui per fare gossip … anche se sarebbe facile , molto facile … però a volte c’è la beata innocenza o l’autostima smisurata … che potrebbe ingannare anche i più intelligenti.

Un insegnante per svolgere bene il suo ruolo, dovrebbe prima di tutto avere un ruolo.

I ragazzi non dovrebbero vedere nell’insegnante lo sfigato di turno, il palloso, il fallito, il miserabile che guadagna quattro soldi.

Confrontato con quanto guadagnano i Ministri, i calciatori, le miss, le vallette, le escort, i tornisti, i furbetti dell’economia, quelli che non pagano le tasse … ma che alla fine si ritrovano con tanti privilegi e soldi … l’insegnante è l’individuo da non imitare assolutamente … e quindi qualsiasi cosa dica è una stupidaggine che contrasta troppo con quello che ha detto il tal calciatore, o la velina, o l’attricetta …

Dunque che fare …

A lei l’ardua sentenza caro Ministro Gemini …



SE E’ VERO CHE SONO TROPPI PERCHE’ OGNI ANNO A FINE ESTATE SI CHIAMANO IN ADUNATA I PRECARI PER COPRIRE POSTI VACANTI CHE METTEREBBERO A RISCHIO LA REGOLARITA’ DI NUMEROSE SCUOLE?

La Gemini ha detto che gli insegnanti sono troppi allora perché chiama in adunata a fine estate i precari per la mattanza d’inizio anno. In realtà le assegnazioni annuali ( a tempo determinato) rassomigliano alla mattanza dei tonni, delle balene. Qualcuno potrebbe anche definirle mercato degli schiavi. I precari vengono chiamati a raccolta in aule calde, dopo aver passato un estate con il magone. I provveditori, nel ruolo di caporali a caccia di manovalanza a basso costo, iniziano la caccia per coprire i posti vacanti che rischierebbero di mettere in crisi le lezioni in istituti periferici, ma creerebbero problemi non di poco conto nelle scuole di tutt’Italia. Ma se questi insegnanti non servono perché c’è bisogno di chiamarli. Se vengono chiamati a settembre, avvero all’inizio dell’anno scolastico il loro dovrebbe essere un contratto a tempo indeterminato, visto che hanno una classe intera e per tutto l’anno scolastico. Apriamo le scuole e se queste sono supplenze facciamole partire a gennaio, così si risparmia, tanto non servono … In questa maniera possiamo constatare se servono o no!

I precari non devono essere i terzisti dello stato!



CORSI PROFESSIONALIZZANTI DI UNIVERSITA’ E CENTRI STUDI: OPERAZIONI MACCHIAVELLICHE AL LIMITE DELLA TRUFFA … PER RIMPINGUARE LE CASSE DELLE UNIVERSITA’ E DI SEDICENTI CENTRI STUDI … DISTRIBUTORI DI PUNTI PER SALIRE LE GRADUATORIE

Anche molte università si sono inserite nell’ambiguo affare dei punti per scalare le graduatorie. Numerose università o centri studi e strutture varie si sono inventati corsi di specializzazione in didattica e tanti altri argomenti che ci possono girare intorno per venderli ai professori precari, bisognosi di punti per sorpassare il collega in graduatoria. I corsi costano intorno ai mille euro, più altri costi accessori, il corso poteva essere ondine o in aula, ma quasi sempre (esclusa qualche rara eccezione) sono delle scatole vuote che però alla fine del periodo previsto, dopo un esame quasi sempre simbolico, ti consegnavano un attestato di partecipazione un diploma che dichiarava il superamento dell’esame finale e cosa veramente importante da 1 a più punti, per salire qualche scalino nelle graduatorie. Ci sono stati docenti che in un paio di anni si sono iscritti ad una grande quantità di questi corsi professionalizzanti, investendo migliaia di euro, che finivano nelle casse delle università, tanto che alla fine si è deciso di mettere un limite. Ancora una volta questi fatti sono stati messi in evidenzia da servizi tv nazionali … in cui si evidenziava che per gli esami online ( e sicuramente succedeva qualche cosa di simile anche per gli esami in classe di questi corsi professionalizzanti) ti venivano inviati fogli con le domande e in allegato anche le risposte! Ma la Gemini è andata forse a controllare?????



SPARARE SULL’INSEGNANTE SIGNIFICA TOGLIERLI IL RUOLO E QUINDI NON PERMETTERGLI DI LAVORARE

……

Inoltre bisognerebbe ricordare al ministro che i ragazzi hanno bisogno di leader, spero che questo ruolo non debba toccare solo a Berlusconi. Il docente, il maestro, l’insegnante riuscirà a fare il suo lavoro, a mettere in campo le sue strategie educative, solo se gli studenti lo possono vedere come una persona positiva, le cui scelte hanno dato esiti positivi.

Non mi sembra questa la situazione della classe insegnante e in generale di tutte le persone impegnate nel settore educativo, che spesso sono persone frustrate e sopravvissute a ricatti.



LA NORMATIVA SCOLASTICA E INTERVENTI LEGISLATIVI CHE CAMBIANO CONTINUAMENTE … CHE VANNO AD INCIDERE SULLE GRADUATORIE … RENDENDO INCERTA LA SITUAZIONE E POCO LEGGIBILE

Avere in classe una persona che ogni hanno deve far fronte ad una legislazione farraginosa che l’anno dopo cancella quello che ha detto l’anno prima e l’anno dopo ancora cambia di nuovo le carte in tavola e in corso d’opera … Persone che, a 50 anni ed oltre, dopo 10 o 20 anni di servizi annuali, pur essendo nella parte alta delle graduatorie, non sono in grado di capire se l’anno dopo potranno sperare in un incarico … perché non si sa come cambierà la legge.



STUDENTI CHE HANNO FRETTA … CON MITI TELEVISIVI E IPERATTIVISMO … DISCALCULISMO DISLESSICISMO … E DIFFICOLTA’ A STARE FERMO O MEGLIO PRESSATO IN UNA AULA STRETTA E POCO ACCOGLIENTE

Gli studenti, oggi più che mai, sono abituati ad un successo facile, frutto di una televisione di reality. Le strade classiche, quelle regolari, non pagano più. Hanno fretta di crescere ed hanno una grande paura di non farcela, e si ritrovano a vivere in una società dove le certezze cadono come foglie al vento in autunno. Tutto è in movimento e quindi oltre a dover convivere con il loro tourbillon personale, non hanno un ramo dove aggrapparsi.

La scuola una volta era un luogo, tutto sommato, che ti dava delle speranze, ora ti toglie pure quelle che hai. Se non altro, anche perché i tuoi “anziani” maestri sono ancora più in difficoltà di te, giovane studente, ma già “adulto”, tuo malgrado.

Gli studenti vedono come sono gli edifici scolastici, spesso palazzoni fatiscenti e non in regola con le norme, che lo stato chiede ai privati e poi non rispetta assolutamente quando è lui a gestire. A volte, ma è meglio non dirlo (fino a che non capita la disgrazia), anche poco sicuri! Ma che importa tanto li dentro ci passa qualche milione di insegnanti (gente che merita questo ed altro!) e anche milioni di studenti, che però potrebbero essere i nostri figli. Questo importa a qualcuno … almeno ai loro genitori, spero!

Tutto il personale delle scuole si è dovuto sorbire un corso sulla legge 626, prendersi l’attestato per poi ritrovarsi ad operare in edifici che non rispettano nemmeno le leggi del medioevo. I corsi hanno arricchito le tasche di qualche tecnico e “docenti” vicini ai ministeri probabilmente.

Il risultato è che il personale che ha assistito avrebbe dovuto poi chiedere la chiusura della scuola dove lavora, e quindi i precari decidere di togliersi magari l’unico posto di lavoro possibile.

Personale Ata ed educativo perennemente in crisi. La maggior parte dei docenti preoccupati di tutto e del niente, perché oramai tocca preoccuparsi anche del niente. Se poi si mettono a pensare alle notti passate sui libri per passare gli esami, e poi i concorsi, e poi gli anni passati nelle scuole di specializzazione … ai sacrifici e alle rinunce, alle umiliazioni e tante altre cose … per poi ritrovarsi umiliato come persona sia a livello umano che economico.

Le aule sono altamente tecnologiche, la maggior parte delle scuole debbono accontentarsi delle classiche lavagne nere e del gesso, la lezione rischia di essere obbligatoriamente frontale perché non c’è spazio tra un banco e l’altro. Internet se tutto va bene nei laboratori con Pc e programmi obsoleti, spesso insufficienti per la classe. Iniziano ad affacciarsi le famose Lavagne interattive, anche queste sono solo eccezioni che confermano la regola, ovvero la lavagna nera.



Insegnare in classi, non sempre all’altezza di tale nome, con oltre 20 studenti come quelli di oggi è cosa molto difficile, perché bastano pochi elementi poco interessati e la classe va a farsi friggere. E il carisma morale del professore non serve a niente, anche perché il ministro li ha già delegittimati. Ma a qualcuno interessa? I ragazzi hanno una soglia di attenzione bassissima, si ritrovano in ambienti poco accoglienti e già carichi di rabbia positiva e negativa. Ma alla fine quella che viene mostrata è sempre quella negativa … perché fa “figo” urlare, farsi sentire, usare termini forti … lo hanno visto in televisione, nei talkshow e molti politici hanno sdoganato parole prima molto sconce. Queste persone ( personaggi televisivi, politici al potere, calciatori, letterine e vallette varie) che rappresentano potere e successo incidono sul loro modo di agire spingendoli ad esprime il peggio di loro stessi.



A scuola non si può fare qualità secondo il Ministro per colpa di insegnanti non all’altezza del loro compito, perché nella scuola non esiste la meritocrazia e quindi manca lo stimolo a fare meglio.

Probabilmente a scuola manca tutto.

Gli insegnanti rischiano di perdere la bussola perché oltre alle norme ci sono tante altre norme non scritte ma che sono a volte ancora più forti che scombussolano tutto. Se poi ci mettiamo a parlare di meritocrazia, ci può venire da ridere, visto come è stata attuata nel pubblico impiego. O si è amici di amici, o vicini al partito giusto oppure bisogna trasformarsi in scendiletto per qualcuno. Per fare questo bisogna anche avere una predisposizione naturale.