sabato 22 novembre 2008

MENU’ ORIGINALE FINO ALL’ECCESSO PER LA CENA FUTURISTA SERVITA IN FILARMONICA DALL’ART CLUB STUDIO

Foto: il dolce servito : MAMMELLE ITALIANE AL SOLE

Foto: LUIGI TALLARICO - GIULIANO DIGNANI-DOMENICO SIROCCHI- GIORGIO DI GENOVA- ANTONIO FIORE- EDOARDO BRANDANI- DANIELE TADDEI

Foto: ALFONSO CACCHIARELLI PRINCIPI (vicepresidente della Società Filarmonico Drammatica) e EDOARDO BRANDANI (Edizioni Bora di Bologna)

Foto: DOMENICO SIROCCHI – LUIGI TALLARICO - GIORGIO DI GENOVA – ANTONIO FIORE - EDOARDO BRANDANI – GIULIANO DIGANI – DANIELE TADDEI

Foto: UFAGRA’ (ANTONIO FIORE) AUTOGRAFA IL LIBRO A LUI DEDICATO


MENU’ ORIGINALE FINO ALL’ECCESSO
PER LA CENA FUTURISTA
SERVITA IN FILARMONICA DALL’ART CLUB STUDIO


Ospiti della serata Giorgio Di Genova, studioso, letterato, critico d’arte, scrittore e tra l’altro autore della collana della Storia dell’arte Italiana del ‘900 per Generazioni, edita dalla edizioni Bora di Bologna, Luigi Tallarico, l’insigne studioso del Futurismo che ha presentato Il Manifesto della Cucina futurista, l’artista Ufagrà (al secolo Antonio Fiore) venuto espressamente da Segni (in provincia di Roma) con delle serigrafie dal titolo “Cravatta+Cravatta futuriste”, Edoardo Brandani (edizioni Bora di Bologna)

MACERATA (Italy)- “Un antispato intuitivo”, seguito da “Un bombardamento a sorpresa”, per poi lasciare posto a “La noia che fugge”, al “Salmone dell’Alaska ai raggi di sole con salsa Marte”, e poi via a “Caccia nel Paradiso” per chiudere con delle succulenti “Mammelle italiane al sole” e del “nero acero”, il tutto innaffiato da dell’ottimo “carburante nazionale” è il menù che si sono ritrovati avanti gli invitati dell’Art Club Studio di Macerata. E’stato questo il menu futurista, tratto dalle ricette di Filippo Tommaso Marinetti, servito qualche giorno fa nel salone del teatro di Palazzo Bourbon Dal Monte, ovvero nella prestigiosa e centralissima sede della Società Filarmonico Drammatica. Un menù con portate originali fino all’eccesso già nei nomi e che nella realizzazione volevano comunque essere anche una rappresentazione, quasi come un quadro, pieno di simboli e giochi di parole che spingevano al movimento e all’innovazione, con la voglia per niente nascosta di bandire il normale e l’abitudinario, come la classica pasta italiana. Per il futurismo contava solo la velocità, l’innovazione e il futuro, tutto il resto era noia. Questo incontro culturale gastronomico in chiave futurista è una delle tanta iniziative firmate dall’Art Club Studio e curate in tutti i particolari direttamente dal presidente Daniele Taddei, dal segretario Domenico Sirocchi e dal tesoriere Giuliano Dignani. “L’iniziativa ha avuto lo scopo di anticipare le celebrazioni dei primi cento della nascita del Futurismo italiano – afferma Daniele Taddei - che cade esattamente il 20 febbraio prossimo. Abbiamo scelto la nostra città, perché proprio a Macerata si è sviluppato un importante movimento futurista”. Uomini in abito scuro e donne eleganti hanno fatto da contraltare al corpetto futuristicamente sgargiante dell’artista Ufagrà (al secolo Antonio Fiore) venuto espressamente da Segni (in provincia di Roma) con delle serigrafie dal titolo “Cravatta+Cravatta futuriste” che sono state esposte sul palco del teatro. Fra i commensali c’erano Giorgio Di Genova, studioso, letterato, critico d’arte, scrittore e tra l’altro autore della collana della Storia dell’arte Italiana del ‘900 per Generazioni, edita dalla edizioni Bora di Bologna, rappresentata in Filarmonica dall’editore Edoardo Brandani. Il critico Di Genova tra l’altro aveva tenuto una conferenza su “Arte e mercato”. Ai tavoli sedeva soddisfatto anche il professore Luigi Tallarico, l’insigne studioso del Futurismo che ha presentato Il Manifesto della Cucina futurista, pubblicato dal Marinetti il 28 dicembre 1930 sul quotidiano torinese “La Gazzetta del Popolo” I paradossi gastronomici, così come quelli estetici miravano all'evoluzione morale: bisognava scuotere la materia per risvegliare lo spirito. Famosa e impopolare fu la lotta che Marinetti fece contro l’«alimento amidaceo» (la pastasciutta), colpevole di ingenerare negli assuefatti consumatori: «fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo... una palla e un rudere che gli italiani portano nello stomaco come ergastolani o archeologi». Oltre alla condanna della pasta e all'assoluzione del riso, il Manifesto predicava l’abolizione della forchetta e del coltello, dei condimenti tradizionali, del peso e del volume degli alimenti, e della politica a tavola; auspicando la creazione di «bocconi simultaneisti e cangianti», invitando i chimici ad inventare nuovi sapori, e incoraggiando l’accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.
Una serata futurista fatta di dibattiti, con la lettura di alcune poesie del Marinetti e cena futurista preparata e servita dal cuciniere Dante Pettirossi e innaffiata con i carburanti nazionali delle cantine Conti degli Azzoni a cui ha partecipato anche il presidente della Società Filarmonica Giovanni Battistelli






LISTA VIVANDEEEEEE
ANTIPASTO INTUITIVOOO
canestrini di arance con salame, funghi e pezzetti di grana)
BOMBARDAMENTO A SORPESAaaAA
(canestrini di pecorino con miele e marmellata)
LA NOIA CHE FUGGEEEE
Risotto all’arancio con liquirizia
SALMONEEE DELL’ALASKA AI RAGGI DI SOLE CON SALSA MARTE
Trance di salmone grillato con capperi e arance accompagnata da una salsa di acciughe, uovo sodo e liquore Aurum
A CACCIA NEL PARADISOooOO
Anatra con salsa al cioccolato con paline di zucchero su un letto di spinaci
MAMMELLE ITALIANE AL SOLEEEEeeEE
Semisfere di pasta di mandorle con sopra due fragoline, su un letto di panna e zabaglione in cui si adagiava un peperoncino rosso piccante
NERO ACERO
Caffè all’acero






CARBURANTI NAZIONALI
(cantine Conti degli Azzoni)






Vivande preparate dal cuciniere Dante Pettirossi


ART CLUB STUDIO
Via Ancona n.22 MACERATA

1 commento:

path ha detto...

Very interesting, I don't speak Italian, but I cached the sense...very nice...
Friendly hugs